Sono entrambe soluzioni per il problema della perdita di uno o più denti, ma sono decisamente diverse tra loro: le protesi fisse e le protesi mobili sono due opzioni differenti, che è bene conoscere per comprendere al meglio i consigli e le indicazioni del dentista.
Cosa significa “fisso” e “mobile”
Iniziamo da una definizione molto semplice: la prima differenza tra queste due tipologie di protesi è che nelle fisse i denti sono, appunto, “fissati” alla mandibola o alla mascella, mentre le protesi mobili possono (anzi: devono) essere rimosse manualmente dal paziente più volte al giorno.
La protesi mobile è nota anche con il nome di dentiera, ed è una soluzione che non richiede un intervento chirurgico per l’impianto dei denti.
Le protesi fisse invece possono essere assicurate in due modi diversi.
La prima soluzione è ancorare la protesi ai denti naturali, senza inserire impianti e senza effettuare un intervento chirurgico. È quello che normalmente viene chiamato ponte: per rimediare al “buco” lasciato dalla mancanza di un dente si crea una protesi ancorata ai due denti adiacenti, che copre lo spazio rimasto vuoto. Questo però comporta la necessità di limare due denti sani per poi ricoprirli con delle capsule.
La seconda soluzione consiste nel creare delle “radici artificiali” per il singolo dente. Serve quindi un’operazione chirurgica per inserire degli impianti nell’osso, su cui poi avvitare dei denti fissi.
Si possono infatti fissare le viti all’osso della mascella o della mandibola tramite un intervento di implantologia. Un tempo questo tipo di operazione odontoiatrica era considerato doloroso e con una ripresa molto lunga, ma oggi grazie alle moderne tecnologie è possibile avere denti fissi provvisori addirittura a 24/48 ore dall’intervento, rendendo il recupero postoperatorio sempre più veloce e indolore.
Differenze per l’igiene orale
Occuparsi della propria igiene orale è profondamente diverso per chi ha una protesi mobile rispetto a chi ha scelto l’implantologia.
La protesi fissa è infatti saldamente ancorata in bocca, e non deve essere rimossa per la pulizia quotidiana dei denti, che può essere effettuata con gli stessi strumenti utilizzati per la dentatura naturale, incluso il filo interdentale.
Al contrario, le protesi mobili vanno rimosse dopo i pasti per essere pulite, con tutti i disagi che questo comporta. Inoltre i residui di cibo possono infilarsi sotto la protesi, creando un senso di fastidio al paziente.
In sintesi, l’igiene orale con le protesi fisse è più semplice e agevole.
Efficienza della masticazione
Anche l’efficienza masticatoria è diversa a seconda del tipo di protesi dentale che si porta: la protesi mobile assicura un’efficienza decisamente minore di quella fissa nella masticazione.
Con l’implantologia, infatti, è possibile avere una masticazione del tutto comparabile a quella che si ha con i denti naturali. Una volta che il processo di osteointegrazione delle viti sarà completato, dopo circa due o quattro mesi dall’intervento nel quale sono state inserite nella mascella o nella mandibola, sarà possibile avvitare i denti fissi definitivi, con i quali il paziente potrà riprendere serenamente a masticare i suoi cibi preferiti. Per proteggere l’impianto è consigliabile comunque evitare di addentare cibi estremamente duri, che possono essere pericolosi anche per l’integrità dei denti naturali.
Il fattore estetico e il gusto
Anche se la funzionalità e la salute dei denti sono sicuramente essenziali, l’estetica del sorriso ha comunque una grande importanza per tutti.
Le protesi mobili, specie quelle parziali, possono purtroppo essere una scelta con un impatto estetico negativo: prevedono spesso la presenza di ganci metallici visibili, decisamente antiestetici. Le protesi mobili totali, invece, che si fanno sui pazienti edentuli (cioè senza denti), coprono interamente il palato, riducendo di conseguenza anche la percezione del gusto. Questo disagio è amplificato dalla necessità, per chi porta la dentiera, di ricorrere all’uso di paste adesive che possono avere un sapore poco gradevole.
Ma se le protesi fisse hanno tutti questi vantaggi rispetto a quelle mobili, che cosa spinge i pazienti a voler evitare l’implantologia?
Molto spesso si tratta di convinzioni errate: ci sono infatti ancora persone che temono che l’implantologia sia una pratica lunga, dolorosa e costosa. In realtà non è più così: gli studi odontoiatrici che utilizzano tecnologie innovative e performanti possono garantire non solo operazioni veloci e prive di disagio per il paziente ma anche prezzi decisamente sostenibili.
Negli studi dentistici CMO di Legnago e Nogara, in provincia di Verona, effettuiamo interventi di implantologia con carico immediato, che consentono di avere denti fissi provvisori già a 24/48 ore dall’operazione. Inoltre, grazie al nostro collaudatissimo Metodo NO PAIN possiamo assicurare al paziente di non provare paura e dolore, perché utilizziamo tecnologie e approcci terapeutici all’avanguardia come la chirurgia computer guidata e la sedazione cosciente.
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Giampaolo Zanotto, medico chirurgo specializzato in odontostomatologia di Nogara (VR), il paese dov’è cresciuto e dove esercita la professione di odontoiatra. Ha dato vita a uno studio che è diventato un vero e proprio centro che aiuta migliaia di persone a superare la paura del dentista per recuperare il proprio benessere e a tornare a sorridere.