CMO Zanotto – Legnago – Nogara – Studio dentistico

"In questo blog ti dico come smettere
di avere paura del dentista"
Dott. Giampaolo Zanotto

"In questo blog ti dico come smettere di avere paura del dentista"
Dott. Giampaolo Zanotto

Sempre più persone, soprattutto in età adulta, scelgono di riallineare i denti con gli allineatori trasparenti, una soluzione comoda, estetica e praticamente invisibile. Come è normale, chi vorrebbe iniziare questo percorso spesso si pone molte domande sull’utilizzo dell’ortodonzia trasparente, come ad esempio: “Posso mangiare normalmente? Posso togliere l’allineatore quando voglio? Posso bere il caffè? Posso fare sport?”.

Anche tu hai queste curiosità? L’apparecchio trasparente offre molta libertà (oltre alla possibilità di riallineare i denti con discrezione, senza dover ricorrere all’apparecchio fisso), ma richiede anche attenzione e costanza. Sapere bene cosa si può e cosa non si può fare è il primo passo per ottenere risultati perfetti, senza vedere allungati i tempi di trattamento a causa di imprevisti.

Che cosa si può fare quando si indossa l’apparecchio trasparente?

Una delle caratteristiche più amate degli allineatori è la loro flessibilità. A differenza degli apparecchi fissi tradizionali, che restano “incollati” ai denti per mesi e che sono molto più evidenti, gli allineatori trasparenti possono essere rimossi facilmente anche più volte al giorno.

Questo permette di mantenere le proprie abitudini quotidiane senza troppi cambiamenti, ma con qualche accorgimento.

Dal punto di vista estetico, l’apparecchio trasparente è praticamente invisibile. Molti pazienti continuano la loro routine lavorativa e sociale senza alcun imbarazzo: si può parlare, sorridere e relazionarsi in totale tranquillità.

Gli allineatori si possono infatti togliere in qualsiasi momento per mangiare e bere, e nessun alimento è davvero “proibito”. Che si tratti di pizza, frutta o un semplice panino, ci si può concedere di mangiare secondo il proprio gusto. È però essenziale ricordarsi di rimuovere le mascherine prima dei pasti e di reinserirle dopo aver lavato i denti con cura.

È proprio questo che rende gli allineatori una scelta così comoda: si vive una vita normale, ma portando avanti senza troppe difficoltà un piano terapeutico che assicura un nuovo sorriso.

E per quanto riguarda le bevande? È possibile bere acqua in qualsiasi momento anche con addosso gli allineatori. Anzi, mantenere una buona idratazione aiuta a ridurre la secchezza della bocca e a preservare la trasparenza del materiale. Anche le bibite poco zuccherate e senza coloranti sono concesse.

L’igiene orale con gli allineatori è più semplice che con l’ortodonzia fissa. Una volta tolti gli allineatori trasparenti si possono lavare i denti e passare il filo interdentale come sempre. Basta lavare anche le mascherine con acqua fredda e uno spazzolino morbido, così da mantenerle trasparenti e limitare il rischio di proliferazione dei batteri.

Non ci sono controindicazioni per lo svolgimento di attività sportive: gli allineatori sono perfettamente compatibili con quasi tutti gli sport, anche quelli da contatto. In caso di attività molto intense o a rischio di urti, è comunque possibile toglierli momentaneamente o utilizzare un apposito paradenti.

Gli allineatori possono essere rimossi per occasioni speciali — un evento, una cena, una cerimonia — purché non si passino più di 2-3 ore complessive al giorno senza indossarli. Se per errore si è usciti senza allineatore e si prevede di passare l’intera giornata fuori casa, è necessario tornare a prendere l’apparecchio e indossarlo subito: una dimenticanza di questo tipo può allungare anche di settimane la cura.

La costanza è fondamentale per non rallentare i tempi del trattamento.

Che cosa non si può fare con l’apparecchio trasparente?

Diciamolo chiaramente: la libertà offerta dagli allineatori non deve far dimenticare che si tratta di un dispositivo medico su misura, e quindi richiede il rispetto di alcune regole precise per essere efficace.

La prima regola riguarda il cibo. È importante non mangiare mai con addosso gli allineatori. Anche se può sembrare una tentazione per “risparmiare tempo”, il rischio è alto: il calore e la masticazione possono deformare le mascherine, compromettendo la loro efficacia nell’allineamento dei denti. È quindi essenziale togliere sempre l’allineatore prima di sedersi a tavola.

Stesso discorso per le bevande colorate o calde: niente caffè, tè, vino o bibite zuccherate con gli allineatori in bocca. Oltre a macchiare il materiale trasparente, queste sostanze possono infiltrarsi tra dente e mascherina, favorendo il proliferare della carie o l’insorgere di infiammazioni gengivali.

Un’altra cosa che non si può assolutamente fare quando si portano le mascherine è indossarle solo per poche ore al giorno. Per funzionare, gli allineatori devono restare in bocca almeno 22 ore su 24. Ridurre questo tempo significa interrompere la forza costante che sposta i denti e, di conseguenza, allungare la durata del trattamento.

Anche la cura delle mascherine è fondamentale. Non bisogna lavarle con acqua calda o sostanza coloranti, perché potrebbero opacizzarsi o deformarsi. Meglio usare acqua fredda e un detergente specifico consigliato dal proprio dentista.

Vale la pena di fare una precisazione essenziale: gli allineatori non sono tutti uguali. Ogni mascherina è progettata per agire in modo leggermente diverso, seguendo un piano preciso. Per questo motivo, non bisogna mai cambiare la sequenza indicata dal dentista, magari con l’idea di anticipare i tempi, anche se le mascherine sembrano comode o calzano perfettamente. Solo il dentista può indicare quando passare al set successivo.

Infine, non bisogna dimenticare l’importanza dei controlli periodici. Anche se il trattamento con allineatori è gestibile in autonomia da casa, le visite regolari servono a verificare che i movimenti dei denti stiano avvenendo secondo i piani e ad apportare eventuali aggiustamenti.

L’apparecchio trasparente è una vera rivoluzione nel campo dell’ortodonzia: consente di correggere i denti in modo discreto, efficace e confortevole, adattandosi alle esigenze della vita di tutti i giorni. Ma per ottenere i risultati desiderati è necessario impegnarsi con costanza e seguire le regole d’uso degli allineatori.

Vorresti un sorriso più armonico ma hai paura che portare l’apparecchio ortodontico sia troppo “impegnativo” per te? Negli studi dentistici CMO Zanotto di Nogara, Legnago e Verona siamo pronti a definire il percorso ortodontico più adatto alle tue esigenze, selezionando la tipologia di apparecchio più adeguata e dandoti tutta l’assistenza e le indicazioni di cui hai bisogno. Con il nostro Metodo NO PAIN, l’approccio terapeutico e operativo che mettiamo in pratica con tutti i nostri pazienti, ti assicuriamo di ritrovare la bellezza di sorridere senza soffrire.

Per sapere se l’apparecchio trasparente può risolvere i tuoi problemi di allineamento dentale, chiamaci per fissare una prima visita senza impegno.

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In molte persone l’idea di andare dal dentista scatena tensione, ansia e in alcuni casi persino panico. Non si tratta semplicemente di una normale preoccupazione, ma di qualcosa di più complesso: si chiama odontofobia, o anche dentofobia, ed è una paura molto intensa e addirittura paralizzante legata alle cure odontoiatriche.

L’odontofobia non deve essere sottovalutata, perché può avere conseguenze serie sia sulla salute orale che sul benessere psicologico generale. Scopriamo insieme cos’è, come si manifesta, quanto è diffusa e quali strumenti concreti esistono oggi per affrontarla e superarla, recuperando il tuo sorriso e la tua serenità.

Che cos’è l’odontofobia e come si manifesta

L’odontofobia è una paura sproporzionata rispetto al reale pericolo che si corre quando ci si siede sulla poltrona del dentista. Non si limita al semplice fastidio che molti provano prima di una seduta odontoiatrica, ma può diventare un ostacolo insormontabile che impedisce di risolvere i propri problemi dentali.

Si distinguono tre livelli principali di odontofobia:

  • Fobia leggera: l’ansia è presente, ma ancora gestibile. Il paziente si preoccupa ma riesce a farsi coraggio e ad andare dal dentista.
  • Fobia moderata: la paura interferisce con alcune procedure odontoiatriche. È necessario sedare il paziente con la sedazione cosciente, ma comunque è possibile intervenire.
  • Fobia grave (odontofobia vera e propria): la paura impedisce perfino di entrare nello studio dentistico, con la conseguenza di trascurare la propria salute orale pur di non affrontare anche una semplice visita.

Chi soffre di odontofobia manifesta sintomi diversi: sul piano emotivo prevalgono ansia intensa e sensazione di panico, a livello fisico si possono avvertire tachicardia, sudorazione, tremori e nausea, mentre a livello comportamentale la reazione più comune è evitare a tutti i costi appuntamenti e cure, rimandandoli all’infinito.

Quanto è diffusa questa problematica? Più di quanto si pensi, secondo lo studio Estimated prevalence of dental fear in adults: A systematic review and meta-analysis pubblicato da PubMed: secondo i dati raccolti per questa ricerca,

  • Il 15,3 % degli adulti soffre di ansia.
  • Il 12,4 % presenta un tasso di ansia elevato.
  • Il 3,3 % rientra nella categoria di ansia grave.

È un problema che interessa tutti i Paesi del mondo. Altri dati internazionali parlano di percentuali di persone che soffrono di odontofobia fino al 25 % nel Regno Unito e di circa il 20 % negli Stati Uniti, con pazienti che rinviano regolarmente le cure per paura. Secondo le stime americane, addirittura il 75 % degli adulti prova un certo disagio pensando al dentista, e il 5–10 % di loro sviluppa un’odontofobia clinica vera e propria.

Il problema non riguarda solo gli adulti: anche una percentuale compresa tra il 9 e il 20 % dei bambini soffre di una tipologia di ansia dentale clinicamente significativa, con ripercussioni immediate sulle cure quotidiane.

Conseguenze dell’odontofobia

Evitare il dentista per anni può avere effetti molto gravi. Dal punto di vista della salute orale, si assiste a un peggioramento progressivo: piccole carie non trattate diventano infezioni, le gengive si infiammano, la parodontite può portare alla perdita dei denti. Ma non è solo un problema di denti: chi soffre di odontofobia entra in un vero e proprio circolo vizioso.

La paura spinge a rimandare le cure, questo porta a peggiorare la situazione della bocca, che a sua volta aumenta l’ansia e il senso di impotenza. Sul piano psicologico, i pazienti spesso vivono con un forte disagio sociale perché sentono di non avere il sorriso che vorrebbero e sanno che non si stanno adoperando per risolvere la situazione. Di conseguenza tendono a sorridere meno, sviluppano insicurezza e bassa autostima. Le conseguenze arrivano anche alla salute generale, perché un cavo orale trascurato è collegato a infezioni che possono ripetersi ciclicamente e deteriorare la qualità della vita del paziente.

Perché si è soggetti all’odontofobia?

Le cause della comparsa di una fobia sono diverse e spesso combinate, e l’odontofobia non fa eccezione.

Una delle motivazioni più frequenti che porta a sviluppare questo disturbo è l’aver vissuto esperienze traumatiche dal dentista, soprattutto in età infantile. Ma la fobia può nascere anche semplicemente da racconti negativi ascoltati da familiari o amici, da paure trasmesse culturalmente o persino da frasi minacciose erroneamente utilizzate per farsi obbedire dai bambini (“Se non fai il bravo ti porto dal dentista!”). Anche se il paziente non ha mai provato dolore dal dentista o addirittura non ha nemmeno mai varcato la soglia dello studio odontoiatrico, venire sottoposto a questi stimoli può suggestionarlo e determinare la comparsa di una paura incontrollabile.

Altri fattori che possono condurre allo sviluppo dell’odontofobia sono la paura del dolore, del suono degli strumenti o la sensazione di perdita di controllo che si prova durante la seduta.

Ma quindi gli odontofobici devono rinunciare all’idea di avere un bel sorriso? Fortunatamente negli studi dentistici CMO Zanotto di Legnago, Nogara e Verona non è così.

La soluzione per ogni livello di odontofobia: il Metodo NO PAIN

Chi soffre di odontofobia non si rassicura dopo una semplice chiacchierata, ma ha bisogno di un approccio diverso, empatico e graduale, che lo porti a riprendere fiducia e a riso. Per questo nei nostri studi dentistici abbiamo elaborato e collaudato il Metodo NO PAIN, un protocollo studiato appositamente per ridurre l’ansia, eliminare il dolore e far vivere al paziente ogni trattamento con serenità.

Il Metodo NO PAIN inizia dall’accoglienza in studio. Ogni persona viene ascoltata e accompagnata in un ambiente sereno. Le cure vengono spiegate con chiarezza, passo dopo passo, per ridurre l’incertezza e la paura di non sapere cosa si dovrà affrontare. Gli appuntamenti vengono fissati in modo da non creare problemi all’agenda del paziente.

Dal punto di vista clinico, si privilegiano tecniche minimamente invasive e indolori. Nei casi più complessi si ricorre alla sedazione cosciente con il supporto di un medico anestesista. In questo modo il paziente resta vigile, ma in uno stato di rilassamento che annulla ansia e percezione dello scorrere del tempo. Al suo risveglio, scopre con sollievo che il trattamento si è concluso.

Con l’utilizzo della chirurgia computer guidata, inoltre, si riduce il tempo alla poltrona e si rende molto meno invasiva ogni tipologia di operazione. Anche l’implantologia è veloce e indolore, e con il carico immediato si possono avere denti fissi provvisori già a 24 ore dall’intervento, evitando gli imbarazzi delle protesi mobili.

Vengono inoltre sempre rispettati i tempi del paziente: si possono prevedere pause, sedute più brevi e progressive, e grazie agli strumenti digitali che riducono la durata degli interventi. Tutto è studiato per dare il massimo del comfort e creare un’esperienza positiva.

Con questo approccio, molte persone che per anni hanno evitato il dentista riescono finalmente a sottoporsi a cure complete, recuperando non solo la salute orale, ma anche la serenità.

L’odontofobia è una paura reale, diffusa e purtroppo spesso invalidante. Ma non è una condanna: con il giusto metodo si può affrontare e superare.

Negli studi dentistici CMO, grazie al Metodo NO PAIN, trasformiamo la paura in fiducia e rendiamo possibili le cure odontoiatriche anche per chi ha vissuto esperienze difficili o semplicemente è molto impressionabile.

Se pensi di avere i sintomi dell’odontofobia, sappi che puoi ritrovare la tranquillità necessaria per prenderti cura del tuo sorriso.

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L’implantologia dentale ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, diventando sempre più sicura, personalizzata e confortevole per il paziente. In che modo sono stati raggiunti questi risultati? Ovviamente grazie allo sviluppo di nuove competenze e tecnologie, che hanno consentito agli studi dentistici più evoluti di garantire ai propri pazienti un’implantologia priva di dolore e traumi.

Un esempio? X-Guide di Nobel Biocare, un sistema di navigazione computerizzato che funziona come un vero e proprio “GPS per il dentista”, guidando la mano del chirurgo con una precisione senza precedenti. È una vera rivoluzione per l’implantologia, perché permette di posizionare gli impianti con una precisione micrometrica grazie a un sistema di navigazione 3D in tempo reale.

Con questo strumento innovativo, l’intervento di implantologia diventa più rapido, meno invasivo e più prevedibile, riducendo i tempi alla poltrona e il disagio post-operatorio.

Come funziona X-Guide?

Questo macchinario è davvero l’ultima frontiera della chirurgia dentale. Il principio di base del suo funzionamento è quello della chirurgia computer-guidata, una pratica applicata in odontoiatria che permette di pianificare l’intervento al computer prima ancora di toccare il paziente.

In estrema sintesi, con X-Guide è possibile non solo simulare al computer l’operazione di implantologia che poi verrà eseguita sul paziente, ma anche tenere sotto controllo la precisione il posizionamento degli impianti in tempo reale, nel corso dell’intervento.

È necessario che il paziente si sottoponga a una TAC preventiva e che gli venga presa un’impronta dentale digitale, in modo da acquisire una scansione precisa e completa della sua bocca. Su questa ricostruzione dello stato del paziente, il chirurgo può simulare con estrema accuratezza il posizionamento dell’impianto, studiandone profondità, angolazione e rapporto con le strutture anatomiche circostanti.

Ma quali sono le innovazioni di X-Guide rispetto alla chirurgia computer-guidata tradizionale? Ci sono importanti differenze in fase di esecuzione: nella tradizionale normalmente è il chirurgo a definire l’angolazione e la profondità con cui vengono inseriti nella mascella o nella mandibola i perni dell’impianto, procedendo quindi “a mano libera”. Questo comporta una certa libertà d’azione per il chirurgo, che deve definire autonomamente come è meglio inserire i perni. Ma anche un maggiore rischio di errore.

La novità di X-Guide sta invece nel fatto che il manipolo chirurgico, vale a dire lo strumento che utilizza l’odontoiatra per eseguire l’operazione, “dialoga” direttamente con il computer. In tempo reale il chirurgo visualizza su uno schermo se si sta discostando dal piano di intervento simulato e di quanto. Il risultato sarà un intervento estremamente accurato, perché si abbina l’esperienza del chirurgo a una tecnologia capace di valorizzarne le abilità di intervento. L’autonomia decisionale dell’odontoiatra, infatti, rimane sempre la stessa, ma con X-Guide è possibile potenziare la precisione e la velocità dell’intervento, perché il professionista ha sempre sotto controllo in tempo reale come sta agendo.

Nel momento in cui si inseriscono gli impianti, grazie a questa tecnologia innovativa, è come avere un GPS che guida ogni passo e ogni movimento del chirurgo nella fase di posizionamento implantare.

Per la programmazione dell’intervento al computer, X-Guide si avvale di un software abbinato a un sistema di intelligenza artificiale. Con questo sistema si esegue un posizionamento computerizzato degli impianti, che poi viene trasferito su un’interfaccia grafica che guida il chirurgo: basta che quest’ultimo segua i suoi movimenti sull’interfaccia grafica per assicurarsi di aver posizionato gli impianti correttamente. È un sistema così futuristico che dall’esterno può addirittura sembrare un videogame!

X-Guide si può utilizzare sia per gli impianti singoli che per il posizionamento di più impianti, inclusa la riabilitazione di intere arcate. È però davvero essenziale nei casi in cui ci sia poco osso, dove il posizionamento degli impianti a mano libera non può assolutamente essere approssimativo.

Quali sono i vantaggi per il paziente?

La guida digitale interattiva rende l’implantologia più rapida e meno invasiva, riducendo le manipolazioni che il chirurgo deve effettuare all’interno della bocca.

Questo si traduce in:

  • Tempi ridotti alla poltrona: l’intervento dura meno rispetto a quelli eseguiti con una procedura tradizionale.
  • Interventi meno invasivi: a volte non è nemmeno necessario utilizzare il bisturi.
  • Maggiore sicurezza: la precisione di X-Guide minimizza il rischio di errori e, di conseguenza, l’insorgere di complicazioni.
  • Minore disagio post-operatorio: dal momento che si interviene in modo estremamente preciso e localizzato, i tagli eseguiti sono ridotti al minimo. E quindi si riducono anche gonfiori, dolore e tempi di guarigione.
  • Recupero più rapido: in molti casi il paziente può avere un nuovo sorriso in una sola giornata.
  • Risultati estetici e funzionali ottimali: la protesi finale realizzata con X-Guide è perfetta sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale.

L’introduzione di X-Guide rappresenta una vera e propria rivoluzione per l’implantologia. Non solo aumenta l’accuratezza dell’intervento e ne riduce i rischi e la durata, ma trasforma anche l’esperienza del paziente, che può affrontare un intervento con maggiore serenità e assicurarsi tempi di recupero molto più brevi che in passato.

Questo sistema operativo si integra perfettamente nell’approccio che abbiamo creato e collaudato negli studi dentistici CMO: il Metodo NO PAIN, volto ad assicurare a ogni paziente di vivere con serenità e senza dolore qualunque tipo di intervento odontoiatrico. Per questo, oggi, affidarsi agli specialisti di implantologia degli studi CMO significa garantirsi non solo un sorriso armonico ma anche un’esperienza di affiancamento e cura studiata per eliminare tensioni, paure e disagi.

Tecnologie come X-Guide abbinate alla sedazione cosciente consentono anche ai pazienti più ansiosi di risolvere le proprie problematiche odontoiatriche in modo veloce e sereno.

Hai bisogno di un impianto dentale e vorresti effettuarlo senza disagi e timori? Rivolgiti agli specialisti degli studi dentistici CMO di Legnago, Nogara e Verona per una pianificazione personalizzata del tuo percorso odontoiatrico.

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Che fumo e alcool rappresentino un rischio per cuore e polmoni lo sanno tutti. Ma spesso non si pensa che queste due abitudini sono nemici silenziosi anche per la salute orale. I rischi associati a fumo e alcool non sono soltanto macchie sui denti o alito cattivo, ma di una serie di conseguenze potenzialmente gravi, che vanno dall’infiammazione delle gengive fino addirittura al rischio di tumori del cavo orale.

Quali sono i danni associati all’abitudine di fumare o bere per i tuoi denti e le tue gengive? È possibile proteggere e recuperare la salute della bocca dopo anni di sigarette? Continua a leggere per saperne di più.

Il fumo e i suoi effetti devastanti sulla salute della bocca

La nicotina e il catrame contenuti nelle sigarette si depositano rapidamente sullo smalto, alterando quello che è un sorriso luminoso fino a scurirlo e a dargli una tonalità gialla se non addirittura marrone. Inoltre, alterando la flora batterica orale il fumo favorisce un altro fastidioso effetto collaterale, vale a dire l’alitosi cronica.

Ma il danno più insidioso avviene sotto la gengiva, dove il fumo provoca vasocostrizione e indebolisce la microcircolazione, riducendo l’apporto di ossigeno. I fumatori hanno un rischio fino a sette volte maggiore di sviluppare gengiviti e parodontiti gravi rispetto ai non fumatori. Questo significa che le patologie sono più aggressive o con insorgenza precoce, e possono più facilmente portare alla perdita dei denti.

Anche per i pazienti che devono sottoporsi a implantologia, il fumo aumenta significativamente il rischio di insuccesso. Studi internazionali (come Smoking and dental implants: a systematic review and meta-analysis dell’American Dental Association) mostrano che i fumatori hanno un maggiore rischio di fallimento dell’impianto rispetto a chi non fuma. Inoltre, va tenuto in considerazione il fatto che dopo un’estrazione o un intervento chirurgico la bocca di un fumatore guarisce più lentamente.

Sigarette elettroniche: non sono più sicure

Molti pensano che le sigarette elettroniche (e-cig) siano un’alternativa “più sana” al fumo di sigarette e sigari. Ma anche questo tipo di dispositivi comporta dei rischi: le e‑cig, pur essendo prive di catrame, rimangono dannose per la salute orale. I liquidi vaporizzati possono contenere sostanze irritanti, come formaldeide e aromi artificiali. L’uso prolungato della sigaretta elettronica può portare a infiammazione gengivale e secchezza orale, nonché alla creazione di un ambiente più favorevole allo sviluppo dei batteri nella bocca del fumatore.

Inoltre, la nicotina presente nelle e‑cig provoca ancora vasocostrizione, riducendo di conseguenza l’ossigenazione dei tessuti gengivali e indebolendoli.

I rischi dell’alcool per la salute orale

Come è noto, il consumo frequente ed eccessivo di alcool peggiora la salute delle persone a più livelli, e ha un impatto diretto anche sullo stato della bocca e dei denti.

L’etanolo provoca xerostomia, cioè riduzione della saliva, che è vitale per la difesa naturale contro acidi e batteri. Al tempo stesso molti alcolici (vino, liquori, birra) hanno un pH acido, che a lungo andare può essere responsabile di un’erosione dello smalto e consumarlo lentamente, lasciando i denti più esposti a fattori esterni.

Il consumo di vino rosso, birre scure e in generale bevande alcooliche molto pigmentate favorisce anche la formazione di macchie scure sui denti. Tutte le bevande alcooliche aumentano il rischio di carie e infezioni, a causa della riduzione della saliva e dell’aumento dell’acidità in bocca che rendono più facile la proliferazione dei batteri. Il rischio più temuto però arriva dall’abbinamento tra fumo e alcool, che accresce significativamente il pericolo di sviluppare tumori del cavo orale.

Come intervenire subito se fumo e alcool hanno creato i primi problemi

Per quanto eliminare completamente fumo e alcool sia l’approccio più efficace per evitare di avere tutti i problemi che abbiamo descritto qui sopra, anche iniziare semplicemente a ridurre il consumo di sigarette e bevande alcooliche può essere d’aiuto.

Cosa si può fare per contenere i rischi per i denti correlati a queste due abitudini?

Innanzitutto, è essenziale avere un’igiene orale rigorosa, utilizzando spazzolino, filo interdentale e scovolino almeno due volte al giorno ed effettuando periodicamente le sedute di igiene professionale, in modo da individuare precocemente la comparsa di eventuali danni e da rimuovere la placca e le macchie che si sono formate tra una seduta e l’altra.

Inoltre assumere abbondante acqua aiuta a contenere la secchezza delle fauci conseguente alla riduzione della saliva, mentre un collutorio specifico può lenire le gengive irritate e contrastare la proliferazione dei batteri orali.

Ci sono anche dei trattamenti professionali che possono ripristinare alcuni danni dovuti a fumo e alcool: moltemacchie superficiali possono essere eliminate con un trattamento sbiancante professionale, che può essere eseguito anche a casa utilizzando i prodotti indicati dal dentista.

Se invece c’è erosione dello smalto o se sono comparse carie profonde, si può ricorrere alle faccette dentali, mentre per le gengive infiammate si possono avviare dei percorsi di terapia parodontale. La xerostomia può essere controllata con integratori salivari o farmaci mirati.

Essenziali sono infine gli screening regolari, che possono identificare precocemente lesioni sospette.

Come abbiamo detto, fumo e alcool sono due abitudini che possono essere molto pericolose per la salute. Se vorresti smettere ma non ci riesci, puoi pensare di ricorrere a un supporto medico.

E se per caso hai notato la comparsa di qualche inestetismo o di qualche fastidio ai denti o alle gengive, non aspettare oltre o rischi solo di peggiorare la situazione.

Molte persone che si trovano in queste condizioni tendono a rimandare l’appuntamento con il dentista anche perché si sentono in imbarazzo. Negli studi dentistici CMO di Legnago, Nogara e Verona sappiamo bene quanto coraggio sia necessario per affrontare questo tipo di problematica, e per questo il nostro personale è formato per garantire un’accoglienza e un’assistenza con la massima comprensione. Nessun paziente viene giudicato, ci prendiamo cura della sua salute orale e anche del suo benessere, facendogli vivere ogni trattamento odontoiatrico con la massima serenità. È uno dei punti chiave del nostro esclusivo Metodo NO PAIN, che ci consente di non far provare dolore e paura a chi si siede sulle nostre poltrone.

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A che età possono comparire le prime criticità odontoiatriche? Purtroppo anche i bambini molto piccoli sono soggetti ad avere problemi di denti. E in alcuni casi è essenziale agire nei primi anni d’età per risolvere problematiche come malocclusioni o morsi incrociati.

L’approccio che prevede un intervento in età precoce per riallineare i denti è detto ortodonzia intercettiva: significa letteralmente “intercettare” in anticipo i problemi ortodontici nei bambini, vale a dire prima che si stabilizzino e diventino quindi più complessi da trattare.
È una branca dell’ortodonzia che interviene durante la crescita, spesso tra i 5 e gli 11 anni, per correggere malocclusioni (come morso incrociato, morso aperto, terza classe, affollamento, ecc.) quando le ossa mascellari sono ancora modellabili.

L’obiettivo dell’ortodonzia intercettiva è guidare correttamente lo sviluppo delle ossa mascellari e mandibolari per prevenire la necessità di trattamenti più invasivi in età adulta.

Negli studi dentistici CMO di Legnago, Nogara e Verona abbiamo un team specializzato in odontoiatria pediatrica. Ti presentiamo un caso complesso che abbiamo seguito e risolto accompagnando la nostra paziente nella sua crescita dai 5 ai 17 anni.

Il problema da risolvere

Quella della nostra piccola paziente era una situazione ortodontica impegnativa: presentava infatti un morso crociato dell’intera arcata dentale e una terza classe scheletrica, una condizione in cui la mandibola risulta più prominente rispetto al mascellare superiore.

Prima e dopo CMO Zanotto case study ortodonzia intercettiva prima

Una condizione come questa, se non intercettata per tempo, può influenzare negativamente sia la funzionalità masticatoria sia l’estetica del volto durante la crescita. Per questo intervenire precocemente è stato fondamentale per il successo del trattamento, agendo sulla dentatura della bambina in un momento in cui le ossa erano ancora modellabili e lo sviluppo della bocca ha potuto essere indirizzato nel modo corretto.

La diagnosi precoce delle problematiche è essenziale per sviluppare un sorriso armonico, e può essere effettuata accompagnando i bambini alle prime visite odontoiatriche già a partire dai 3 anni d’età.

L’intervento del team CMO Zanotto

Vista l’età della paziente, la nostra équipe dentistica odontoiatrica ha optato per una terapia graduale e non invasiva, che si è articolata in diversi step.

  • Il primo passo è stato l’utilizzo di rialzi occlusali per creare spazio e migliorare il contatto tra i denti. Si tratta di piccole aggiunte in materiale composito (lo stesso usato per le otturazioni) che vengono applicate su alcuni denti posteriori come molari o premolari per modificare i contatti tra le arcate dentali e la posizione della mandibola.
  • Abbiamo poi applicato un espansore palatale, un tipo di apparecchio ortodontico che serve per allargare il mascellare superiore, cioè il palato, le cui due metà nei bambini non sono ancora completamente saldate.
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  • Con l’utilizzo di una maschera facciale notturna la bambina ha guidato la crescita in avanti del mascellare, compensando la discrepanza tra le due arcate. Questo dispositivo è esterno alla bocca: poggia sulla fronte e sul mento, utilizzando degli elastici ortodontici per collegarsi all’apparecchio e attivare il movimento delle ossa che le porta in posizione corretta, correggendo appunto la terza classe scheletrica.
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  • Infine, siamo passati alla terapia fissa multibracket, utilizzata al completamento della dentizione permanente per perfezionare l’allineamento. Oggi, a 17 anni, la nostra paziente ha un sorriso sano, funzionale ed esteticamente gradevole.
Prima e dopo CMO Zanotto case study ortodonzia intercettiva dopo

Metodo NO PAIN: niente paura, niente dolore

La nostra paziente ha affrontato un percorso odontoiatrico a step, senza provare paura del dentista o dolore. Tutti questi trattamenti sono stati infatti eseguiti secondo il nostro esclusivo Metodo NO PAIN: un approccio di cura e affiancamento unico, elaborato (e applicato!) negli studi dentistici CMO per assicurare a tutti i nostri pazienti il massimo ascolto, una personalizzazione completa della terapia e la gestione della paura e dello stress.

In questo modo assicuriamo a chi si rivolge a noi di affrontare ogni fase del proprio percorso di trattamento con serenità, senza momenti traumatici. Questo è un punto fondamentale quando si curano i denti dei bambini: se l’esperienza dal dentista è positiva fin da piccoli, anche le cure più lunghe e complesse diventano accettabili. E non si avrà paura di sedersi sulla poltrona neanche una volta diventati adulti.

Vorresti risolvere le problematiche di malocclusione e allineamento dentale di un bambino o di una bambina in modo efficace e senza stress? Chiamaci per fissare una prima visita senza impegno.

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Diciamolo una volta per tutte: correggere un disallineamento dentale importante oggi non è più sinonimo di apparecchi metallici, disagi o dolore. L’ortodonzia è sempre più personalizzata, discreta e confortevole, per questo sono sempre di più anche gli adulti che ricorrono a questo trattamento per avere il sorriso dei loro sogni. 

Ne è un perfetto esempio il caso che ti presentiamo qui: il percorso di una nostra paziente con una terapia ortodontica con mascherine trasparenti, che ha permesso di ottenere risultati eccellenti senza compromettere il suo comfort.

Il problema da risolvere

La paziente presentava un importante affollamento dentale grave associato a una seconda classe dentale asimmetrica con morso crociato monolaterale. In termini semplici, i denti erano molto disallineati, e le arcate superiore e inferiore non combaciavano correttamente. Più precisamente, i denti dell’arcata superiore non avevano una corretta occlusione (ingranaggio) su un lato della bocca dove i superiori si trovavano più avanti e all’interno rispetto a quelli dell’arcata inferiore.

Il tutto si inseriva in un quadro di recessioni gengivali e abrasioni dei colletti dentali, pertanto lo spazio a disposizione per allineare i denti era veramente poco. 

In passato, la paziente aveva più volte valutato la terapia ortodontica ma aveva rinunciato perché avrebbe richiesto l’impiego di un apparecchio fisso tradizionale con molteplici estrazioni di premolari, fatto che le avrebbe creato un certo livello di disagio visto che svolge un lavoro a costante contatto col pubblico. Ma grazie ai progressi dell’ortodonzia digitale e degli allineatori trasparenti, è stato possibile proporle  una soluzione personalizzata, più discreta ed estremamente efficace, che ha risolto un aspetto della sua salute e della sua estetica che desiderava affrontare da molti anni.

L’intervento del team CMO Zanotto

Il trattamento è durato circa due anni, durante i quali la paziente ha indossato tutti i giorni una serie di allineatori trasparenti rimovibili, progettati su misura. Ogni mascherina ha guidato i denti verso la posizione corretta con movimenti graduali e programmati digitalmente.

L’affollamento inferiore era tale da necessitare di un’ingente quantità di spazio. Di conseguenza, per non rischiare di danneggiare il supporto parodontale (osso e gengive) dei denti della paziente, si è optato per l’estrazione di un incisivo inferiore, il cui spazio è servito per allineare i denti vicini.

Con le mascherine trasparenti lo spazio temporaneo (per circa 4-5 mesi) lasciato dal dente estratto non si è mai percepito, in quanto l’allineatore aveva una sagoma che replicava il dente mancante, riempita di resina bianca (materiale dell’otturazione) in modo da camuffare l’assenza dell’incisivo estratto fino alla chiusura dello spazio da parte dei denti adiacenti. 

Grazie a tecnologie avanzate e a una pianificazione ortodontica digitale, è stato possibile monitorare ogni fase del trattamento per valutarne lo stato di avanzamento. Alla fine del percorso, è stato eseguito uno sbiancamento professionale per valorizzare ulteriormente il sorriso ritrovato.

Il risultato è stato una correzione completa dell’affollamento e dell’occlusione, con un sorriso armonioso, sano e naturale.

Prima e dopo CMO Zanotto ortodonzia con allineatori caso studio

Sempre più adulti scelgono gli allineatori trasparenti perché sono discreti, comodi, rimovibili e non interferiscono con le abitudini quotidiane. Si tolgono facilmente per mangiare o lavarsi i denti e non alterano l’aspetto durante la vita sociale o professionale. L’importante è portarli con costanza, seguendo le direttive del dentista.

Dietro la loro semplicità apparente si nasconde una tecnologia ortodontica sofisticata, che richiede una pianificazione digitale accurata e una supervisione costante da parte di un team esperto per trattare anche casi complessi in modo efficace.

Metodo NO PAIN: niente paura, niente dolore

Molti adulti si avvicinano all’ortodonzia con timori legati al dolore o al disagio che possono provare nel corso del trattamento. Con il nostro esclusivo Metodo NO PAIN negli studi dentistici CMO affrontiamo queste preoccupazioni grazie a una combinazione di tecnologia avanzata, empatia e ascolto attivo. Ogni fase del trattamento è condivisa e spiegata in modo chiaro, con un piano clinico costruito su misura per ogni paziente.

Questo permette ai pazienti di affrontare serenamente ogni passaggio del loro percorso, sentendosi sempre compresi.

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