CMO Zanotto – Legnago – Nogara – Studio dentistico

"In questo blog ti dico come smettere
di avere paura del dentista"
Dott. Giampaolo Zanotto

"In questo blog ti dico come smettere di avere paura del dentista"
Dott. Giampaolo Zanotto

Fino a qualche anno fa, affrontare un intervento di implantologia dentale significava prepararsi a un’esperienza clinica emotivamente e fisicamente impegnativa. Le parole “impianto dentale” evocavano bisturi, gonfiore, punti di sutura e, soprattutto, dolore.

Oggi, per fortuna, questo scenario è stato superato. Le tecnologie digitali, i nuovi protocolli clinici e l’approccio personalizzato alla gestione del paziente permettono di dire con certezza che l’implantologia può essere del tutto indolore.

Negli studi dentistici CMO questo diventa una certezza per il paziente, basata sull’esperienza quotidiana. In migliaia di casi trattati, il nostro obiettivo è stato sempre lo stesso: riabilitare il sorriso dei pazienti eliminando il trauma del dolore da tutto il processo.

Se anche tu hai bisogno di un intervento di implantologia ma temi che sia troppo doloroso, ti spieghiamo tutte le pratiche attraverso le quali è possibile garantirti un’esperienza serena, anche nei casi più complessi, come quelli che coinvolgono un’intera arcata dentale.

Un solo dente da sostituire? L’intervento è semplice e rapidissimo.

Quando è necessario sostituire un singolo dente mancante con un impianto, l’intervento è tra i più rapidi e poco invasivi. L’inserimento avviene in pochi minuti, e basta la sola anestesia locale per assicurarti di vivere l’esperienza con serenità. Si tratta della stessa anestesia comunemente usata per le cure odontoiatriche di base: totalmente sicura, efficace e generalmente ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti.

Durante tutta la procedura, il paziente non avverte alcun dolore. E nella stragrande maggioranza dei casi, anche nelle ore successive all’intervento, il fastidio che prova è inesistente o minimo. Nei nostri studi odontoiatrici, inoltre, indichiamo sempre una terapia farmacologica su misura, pensata per anticipare l’insorgenza di eventuali dolori post-operatori, ma la realtà è che oltre il 99% dei pazienti non avverte alcun dolore significativo dopo l’intervento.

Anche il ritorno alla normalità è immediato. Basta rispettare alcune semplici indicazioni: riposo per qualche ora dopo l’operazione, cibi morbidi e freschi nei due o tre giorni successivi, l’assunzione corretta dei farmaci prescritti. Nessuna necessità di punti, incisioni o bendaggi. E spesso è possibile già avere un dente provvisorio nelle prime 24-48 ore dopo l’intervento.

Quando si devono sostituire più denti: l’aiuto della sedazione cosciente.

Il discorso cambia, ma solo in parte, quando si affrontano interventi più articolati, come la riabilitazione completa di un’arcata dentale che richiede ad esempio 4 o 6 impianti. In questi casi, l’intervento richiede più tempo rispetto a quello necessario per un impianto singolo: mediamente, l’operazione termina nel giro di un paio d’ore.

Per rendere l’esperienza del paziente più confortevole e non fargli provare paura, negli studi dentistici CMO utilizziamo la pratica della sedazione cosciente, un protocollo che viene eseguito da un medico anestesista esperto. Con la sedazione cosciente, il paziente non perde conoscenza, ma entra in uno stato di profondo rilassamento: non avverte il tempo che passa, non percepisce lo stress dell’intervento e può quindi affrontare la procedura senza alcuna tensione o disagio. A volte si addormenta, risvegliandosi al termine dell’operazione.

Questa tecnica è particolarmente indicata anche per i pazienti più ansiosi, o per chi ha avuto esperienze negative dal dentista in passato. È una pratica sicura, perché viene eseguita solo dopo un attento consulto che tiene conto di eventuali problematiche o patologie.

Un ulteriore beneficio? I farmaci somministrati durante la sedazione riducono in modo importante anche il dolore post-operatorio, prevenendo l’insorgenza di fastidi nelle ore e nei giorni successivi.

Implantologia “digitale”: la tecnologia elimina il bisturi

L’introduzione di sistemi computer-guidati e implantologia navigata ha davvero cambiato il volto dell’implantologia moderna. Grazie a queste tecniche, oggi è infatti possibile inserire un impianto dentale senza incisioni chirurgiche, senza bisturi e di conseguenza senza fastidiosi punti di sutura.

La pianificazione dell’intervento passa per una fase preliminare: attraverso una TAC 3D e software dedicati, il chirurgo odontoiatra può identificare con precisione il punto esatto in cui posizionare ogni impianto, valutando anche spessore e densità ossea. Sulla base di questi dati viene preparato l’inserimento degli impianti con estrema precisione.

Questo approccio consente di lavorare in modo mininvasivo. Il risultato? Tempi operatori ridotti, maggiore precisione nell’inserimento e meno complicazioni, in quanto si può avere un’assenza quasi totale di dolore ed ematomi post-operatori.

Inoltre, con questa tecnica è possibile in molti casi ricorrere al carico immediato, che consente di avere una protesi fissa provvisoria già entro 24-48 ore dall’intervento, senza dover passare da protesi mobili o denti provvisori scomodi.

Il Metodo NO PAIN: tornare a sorridere senza paura

Alla base di ogni trattamento che eseguiamo negli studi dentistici CMO c’è il nostro Metodo NO PAIN, una filosofia clinica e relazionale che abbiamo elaborato grazie alla nostra esperienza e che ci permette di trattare ogni paziente senza fargli sentire paura o dolore.

Anche nel caso dell’implantologia, il nostro personale è formato per accogliere ogni paziente con attenzione e empatia, ascoltando con attenzione le sue esigenze.

Ogni intervento è preceduto da una spiegazione dettagliata e da una pianificazione personalizzata, che tiene conto degli impegni del paziente. E ovviamente utilizziamo le tecnologie più evolute per minimizzare i disagi e assicurare il risultato migliore.

L’obiettivo del nostro team non è solo curare un problema, ma far vivere l’esperienza di cura con serenità e fiducia, anche a chi si è sempre sentito in difficoltà nel sedersi sulla poltrona del dentista.

Se hai bisogno di un intervento di implantologia ma temi di provare dolore, affidati al team degli studi dentistici CMO di Verona, Nogara e Legnago (VR).

Contattaci per una prima visita senza impegno!

Ritorna a sorridere senza dolore grazie al nostro metodo No Pain, prenota la prima visita!

A volte basta la parola “dentista” a spaventare le persone. Questo vale soprattutto chi ha avuto delle brutte esperienze in passato, ma anche per chi non ha mai avuto grossi problemi odontoiatrici.

Come mai moltissimi pazienti hanno paura del dentista? Le motivazioni sono variegate e possono affondare le loro radici, come abbiamo appena detto, nella storia personale.

Ma possono anche basarsi su un “sentito dire” che crea un’apprensione spesso immotivata e può anche ritardare l’accesso alle cure odontoiatriche. In breve, non si va dal dentista perché si ha paura, e così il problema si aggrava fino a richiedere un intervento ben più invasivo.

Quali sono i “falsi miti” che terrorizzano chi dovrebbe andare dal dentista? Te ne diciamo tre, spiegandoti anche perché sono falsi.

1) Dal dentista si prova sempre dolore > FALSO!

È probabilmente il luogo comune più diffuso… ma anche il più superato.

Oggi, il dolore dal dentista può essere un ricordo del passato, se ci si rivolge ai giusti professionisti.

Negli studi dentistici CMO abbiamo creato e collaudato il Metodo NO PAIN, che prevede la combinazione di tecnologie avanzate e pratiche d’accoglienza specifiche per rendere confortevole ogni trattamento odontoiatrico, da quelli di routine a quelli che risolvono problematiche più complesse.

Durante una semplice seduta di igiene orale, ad esempio, nei nostri studi vengono utilizzate apparecchiature moderne e irrigate con acqua a temperatura ambiente, che non causano più quella fastidiosa sensibilità dentale che molti pazienti ricordano con disagio.

E nel caso di interventi più complessi, come quelli di chirurgia odontoiatrica avanzata o implantare? Grazie a pratiche evolute come la sedazione cosciente, il paziente odontoiatrico oggi può affrontare anche sedute più lunghe senza alcun dolore. La sedazione cosciente aiuta a rilassarsi completamente fino addirittura ad addormentarsi sulla poltrona del dentista. Così il paziente si risveglia al termine dell’intervento, e scopre con sollievo che l’operazione è finita e che non ha provato dolore.

Quindi possiamo affermarlo con certezza: non è affatto necessario soffrire dal dentista.

2) Per avere risultati, si deve andare tante volte dal dentista > FALSO!

Molte persone sono ancorate all’idea che servano sempre anni di cure per risolvere i propri problemi di denti. Ma anche questo oggi non è più vero.

Grazie alle nuove tecniche diagnostiche e terapeutiche, è possibile addirittura eseguire più trattamenti in una sola seduta. Questo significa che molti casi anche complessi vengono risolti in pochi appuntamenti. I pazienti con problematiche particolarmente gravi possono risolverle anche in soli 4-6 mesi.

Come è possibile ridurre in modo così importante il numero medio delle sedute dal dentista? La sedazione cosciente, anche in questo caso, gioca un ruolo fondamentale: consente al paziente di rimanere in poltrona anche per 3-4 ore in tutto comfort, e questo permette di concentrare in poche sedute gli interventi necessari. Con la sedazione cosciente si elimina il rischio che il paziente non sia collaborativo, che richieda di interrompere il trattamento perché si sente in apprensione o che si muova in un momento poco opportuno. L’eliminazione di questi “imprevisti” permette al dentista di procedere in modo più spedito e sicuro.

Quindi sfatiamo anche il falso mito che per risolvere un problema odontoiatrico sia sempre necessario affrontare un percorso di cura lungo: oggi i percorsi di riabilitazione anche importanti possono svolgersi in tempi brevi e con meno sedute, migliorando la qualità di vita del paziente e riducendo lo stress legato all’idea di “dover tornare sempre dal dentista”.

3) Andare dal dentista è sempre molto costoso > FALSO!

Le moderne tecnologie permettono di lavorare in modo più efficiente, e questo significa tempi più brevi e costi più contenuti. Riducendo il numero di sedute necessarie si possono risolvere problematiche odontoiatriche anche complesse senza portare i costi alle stelle.

Ma non solo: negli studi dentistici CMO di Legnago, Nogara e Verona siamo organizzati per offrire soluzioni di pagamento personalizzate, compresi piani di rateizzazione, in modo da venire incontro alle esigenze anche economiche di ogni paziente.

Così troviamo sempre il modo per rendere il trattamento accessibile e di non far rinunciare nessuno a sorridere liberamente, senza imbarazzo e senza stress.

Sappiamo bene che sedersi sulla poltrona del dentista non è una cosa semplice per moltissimi pazienti, per questo è importante sfatare falsi miti come quelli che vogliono che ogni trattamento odontoiatrico sia doloroso, lungo e costoso!

Negli studi dentistici CMO, grazie al nostro esclusivo Metodo NO PAIN, rendiamo le tue sedute dal dentista un’esperienza di benessere e serenità.

Mettici alla prova: chiamaci e prenota la tua prima visita in uno studio CMO!

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Un nuovo studio dentistico CMO si affianca a quelli di Legnago e Nogara: ci puoi trovare anche a Verona, in via Legnago 29/b!

Il Metodo NO PAIN finalmente arriva anche in centro città, per assicurare a tutti i pazienti (anche a quelli gravemente fobici) di vivere un’esperienza serena quando si siedono sulla poltrona del dentista.

Cosa sarà possibile trovare nel nuovo studio dentistico CMO? Ce lo racconta il team odontoiatrico.

Il Metodo NO PAIN: liberi di sorridere

“Apriamo il nuovo studio a Verona – racconta il dott. Giampaolo Zanotto, medico chirurgo specializzato in odontostomatologia e creatore degli studi CMO – ma ovviamente restiamo attivi anche nelle nostre storiche sedi di Nogara e Legnago.

Abbiamo deciso di aprire un terzo studio grazie al successo del nostro approccio: con il Metodo NO PAIN rendiamo meno stressante il tempo passato in poltrona dai nostri pazienti, e ci sono sempre più persone che stanno comprendendo che non è per forza necessario soffrire per avere un bel sorriso.

Noi siamo qui per aiutare tutti coloro che si sentono a disagio con l’estetica dei propri denti, o che, peggio ancora, sono in difficoltà nella loro vita quotidiana perché provano dolore, hanno perso uno o più denti, faticano a masticare…

Siamo consci del fatto che per molte persone è difficile prendere il coraggio di andare dal dentista. E quindi nei nostri studi siamo noi ad andare incontro a queste persone: l’ambiente è progettato per trasmettere serenità, non ci sono odori ‘di ospedale’ o rumori intensi, l’accoglienza è gestita da persone preparate, con discrezione e comprensione. Nessuno, negli studi CMO, si sente giudicato.

E soprattutto utilizziamo le migliori tecniche terapeutiche e le migliori tecnologie per assicurare risultati eccellenti in tempi veloci, eliminando lo stress e i disagi per i pazienti”.

Centro implantologico d’eccellenza

“Gli studi CMO sono centri implantologici d’eccellenza – spiega la dottoressa Silvia Freoni, direttore sanitario del nuovo studio dentistico CMO di Verona – nei quali applichiamo le tecnologie più aggiornate e performanti.

Oggi, con le moderne tecniche, è infatti possibile avere denti fissi provvisori già a 24 o 48 ore dall’intervento.

Questo approccio si chiama implantologia a carico immediato e può essere applicato per la quasi totalità dei pazienti. Oltre a questo, utilizziamo tecnologie computer-guidate e laser per minimizzare i disagi e favorire una ripresa veloce dall’intervento.

Gli interventi di implantologia più o meno complessi possono essere eseguiti in sedazione cosciente: con l’ausilio di un anestesista, assicuriamo al paziente di non sentire alcun dolore nel corso dell’operazione e di rilassarsi fino ad addormentarsi. In questo modo possiamo intervenire con più velocità e precisione, e il paziente al suo risveglio scopre con sollievo che l’intervento è già finito”.

Dentisti dei bambini e dei ragazzi

“I denti dei bambini e dei ragazzi hanno esigenze diverse rispetto a quelli degli adulti. Per questo non puoi affidarli a un dentista qualunque – spiega il dottor Giacomo Magon – Negli studi CMO di Nogara e Legnago abbiamo sviluppato trent’anni di esperienza in odontoiatria pediatrica.

Oggi possiamo offrire ai bambini e ai ragazzi di Verona non solo un team dedicato alle loro esigenze ma anche un’accoglienza pensata apposta per loro e le migliori tecnologie per risolvere ogni problema odontoiatrico senza dolore e senza paura, grazie al nostro esclusivo Metodo NO PAIN.

Siamo esperti in ortodonzia pediatrica e dell’età dello sviluppo, e garantiamo anche l’affiancamento di logopedista e osteopata per i casi che richiedono un approccio multidisciplinare. Da quando si devono portare i bambini dal dentista? Noi suggeriamo alle future mamme di effettuare un controllo odontoiatrico già in gravidanza, per valutare eventuali aggiustamenti da fare all’igiene orale della madre. In questo modo è possibile evitare problemi come, ad esempio, un’eccessiva proliferazione batterica con possibili ricadute sul bimbo.

Poi, verso i tre anni d’età i piccoli pazienti possono effettuare la loro prima visita approfondita con il nostro team, in modo da iniziare un percorso che consentirà loro di non temere il dentista e di avere il sorriso che desiderano”.

Igiene dentale professionale

“Ogni sorriso è unico, e per curarlo al meglio c’è bisogno di una consulenza specifica e di un programma di igiene su misura – racconta il dottor Daniele Civetta – Nel nuovo studio dentistico CMO di Verona ti aspettiamo con un team specializzato in igiene dentale.

Elaboriamo per te un programma personalizzato di igiene, ti diamo tutti i consigli per prenderti cura dei tuoi denti nella tua quotidianità ed effettuiamo i controlli necessari a prevenire e curare, ad esempio, patologie come la parodontite. Non tutti gli studi dentistici sono specializzati nella diagnosi e nella cura di questa problematica, che purtroppo se trascurata si cronicizza. Negli studi CMO, oltre a effettuare sedute di igiene orale approfondite, affianchiamo i pazienti con parodontite per minimizzare l’insorgenza di problemi.”

Estetica dentale

“Tra i servizi che offriamo ai nostri pazienti – conclude il dott. Giampaolo Zanotto -ci sono anche tutte le specialità relative all’estetica dentale.

Dall’ortodonzia trasparente e fissa, passando per lo sbiancamento professionale e fino alle faccette e all’intarsio dentale: siamo in grado di risolvere ogni problema di allineamento, malocclusione, discromia e dismorfia.

Sempre con un approccio personalizzato e applicando il nostro Metodo NO PAIN”.

Hai un problema dentale che ti preoccupa e ti crea disagio? Scopri come tornare a sorridere senza dolore e senza paura!

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Non solo estetica, ma anche salute: l’ortodonzia gioca un ruolo essenziale nello sviluppo armonico della dentatura di moltissimi ragazzi.

È importante che gli adolescenti sappiano che si deve tenere sotto controllo ogni aspetto della propria salute orale, dall’igiene alle problematiche ortodontiche. Il potenziale di crescita dei ragazzi si esaurisce verso i 19-20 anni, quindi è necessario indirizzare correttamente la crescita negli anni precedenti anche a livello ortodontico.

Cambiare le abitudini scorrette di un bambino o di un ragazzo è più semplice rispetto a cambiare quelle di un adulto: per questo si può considerare l’adolescenza un po’ come l’ultima chance di fare in modo che il ragazzo, da adulto, abbia il sorriso che desidera.

Portare l’apparecchio in età adulta può essere più complicato, oppure si può decidere di non portarlo perché si hanno già troppe cose da seguire nelle proprie giornate. Meglio quindi intervenire prima della maggiore età.

Ma quali sono le soluzioni di ortodonzia migliori per i ragazzi?

Perché portare l’apparecchio in età adolescenziale?

Mettere l’apparecchio da ragazzi è una scelta strategica per la propria salute orale. La bocca degli adolescenti è ancora in sviluppo e si può indirizzare la crescita scheletrica con più facilità, migliorando l’assetto della masticazione futura.

Inoltre i ragazzi hanno più tempo e motivazione per collaborare attivamente, seguendo le indicazioni del dentista e curando l’igiene orale: un apparecchio non compromette la possibilità di fare attività come lo sport, ma richiede un po’ di cura e impegno quotidiani. E può essere l’occasione per acquisire delle abitudini corrette e una maggiore responsabilità.

Un esempio? Normalmente gli adolescenti mangiano più degli adulti, e il fatto di portare un dispositivo ortodontico può essere anche un valido aiuto nella loro educazione alimentare, perché ogni pasto comporta un momento di cura da dedicare all’allineatore. L’apparecchio può quindi aiutare i ragazzi a fare solo cinque pasti principali al giorno, senza troppi spuntini intermedi, e a bere solo acqua o bevande non zuccherate tra un pasto e l’altro per evitare di dover togliere e pulire continuamente l’allineatore.

Inoltre, i denti dei ragazzi generalmente non sono ancora soggetti a patologie complesse come la parodontite o la presenza di corone e impianti, si muovono più facilmente, riducendo tempi e complessità del trattamento. Quindi in generale se il paziente è collaborativo è possibile avere risultati più velocemente che nell’adulto, compiendo il percorso terapeutico in un tempo più ridotto.

Come scegliere l’apparecchio giusto per i ragazzi?

Una premessa importante: è sempre il dentista a consigliare la soluzione migliore al paziente, non viceversa. Quelle che ti esponiamo ora sono delle regole di carattere generale che indirizzano la scelta dell’apparecchio ortodontico, ma ogni situazione va valutata in modo personalizzato.

Dopo i 13 anni, quindi dopo il completamento della permuta dentaria, generalmente si entra nell’ortodonzia detta dell’adulto. Si abbandona quindi la cosiddetta ortodonzia intercettiva, che si occupa di correggere le malocclusioni e le problematiche di allineamento della dentatura da latte o mista. Fino ai 18-19 anni, lo spostamento dei denti si può accompagnare a modificazioni scheletriche e funzionali, può quindi avere anche un impatto sulla muscolatura che è in sviluppo.

Le tipologie di apparecchio che si possono utilizzare per i ragazzi sono tendenzialmente due: quello fisso tradizionale e l’allineatore trasparente.

Il primo, appunto, si “fissa” con i bracket ai denti e accompagna lo spostamento con il filo e degli elastici, mentre il secondo consiste in una serie di mascherine mobili trasparenti che devono essere indossate per 20-22 ore al giorno e tolte solo per mangiare o lavarsi i denti.

Spesso gli adulti compiono l’errore di non dare fiducia ai ragazzi e di opporsi alla scelta dell’ortodonzia trasparente con la scusa che “I ragazzi non indosseranno mai la mascherina per tutte quelle ore ogni giorno”. Chi la pensa a questo modo, dimentica che portare l’apparecchio può essere anche un efficace percorso di responsabilizzazione e maturazione per gli adolescenti, che se vogliono raggiungere un risultato devono essere costanti nella cura e nella gestione delle mascherine.

Vantaggi e svantaggi dei due tipi di apparecchio

L’apparecchio fisso e quello trasparente hanno entrambi dei pro e dei contro per gli adolescenti.

Per cominciare, l’impatto estetico dell’apparecchio fisso è sicuramente maggiore rispetto a quello dell’apparecchio trasparente.

Non esiste però un unico tipo di apparecchio fisso. In CMO utilizziamo apparecchi autoleganti, che non hanno generalmente legature metalliche o elastici colorati e che esercitano forze minori rispetto agli apparecchi tradizionali. Quindi solitamente sono poco dolorosi per il paziente, e contrariamente a quanto si può pensare, i movimenti che generano sono molto rapidi.

È stato infatti dimostrato che non sempre una forza “pesante” si traduce in un movimento più veloce, ma che è anzi vero il contrario: è una forza leggera e continua che dà i risultati migliori, consentendo spostamenti dentali anche molto rapidi.

L’apparecchio fisso richiede la presenza di elastici tra le due arcate dei denti, che devono essere tolti generalmente solo per mangiare e tenuti in bocca il più a lungo possibile durante la giornata, oltre che per tutta la notte.

Un apparecchio autolegante può comportare l’impiego degli elastici già dalle prime fasi del trattamento. Il risultato è quindi raggiungibile in tempi più rapidi, con maggiore soddisfazione del paziente.

Cosa succede se per una mezza giornata il paziente dimentica gli elastici? Non è un problema per tempi così ristretti, l’importante è rimetterli appena possibile e portarli con costanza.

Per le mascherine trasparenti, invece, le cose cambiano: vanno indossate dalle 20 alle 22 ore al giorno, e non si dovrebbe passare neanche una mezza giornata senza indossare l’allineatore. Un utilizzo non ottimale, vale a dire inferiore alle 20 ore giornaliere, può comportare una perdita di mesi di terapia.

Quindi gli allineatori trasparenti richiedono un po’ più di precisione e costanza rispetto all’apparecchio fisso, in cambio però di un impatto visivo molto ridotto e di una minore scomodità, perché i bracket possono essere più traumatici per le labbra, soprattutto nel caso in cui si pratichino sport da contatto.

E per quanto riguarda le tempistiche? Non ci sono grosse differenze tra i tempi di trattamento necessari con l’apparecchio fisso o con quello trasparente, dipende dalla malocclusione che deve essere trattata. In generale però i tempi e l’efficacia delle due tipologie di allineatore sono sovrapponibili.

In sintesi: non esiste un apparecchio migliore per tutti i ragazzi, ma per ogni caso c’è la soluzione più adatta.

Pensi che tutti i ragazzi non siano in grado di gestire un impegno come quello dell’apparecchio trasparente? Fortunatamente non è così: spesso gli adolescenti si dimostrano estremamente collaborativi quando vengono educati all’uso delle mascherine, e fanno massima attenzione a modificare le proprie abitudini alimentari e di igiene orale per adattarle all’uso dell’apparecchio trasparente.

Negli studi dentistici CMO abbiamo un team odontoiatrico specializzato in ortodonzia trasparente e fissa, oltre che in odontoiatria pediatrica e dell’età dello sviluppo, quindi siamo in grado di consigliare sempre la soluzione più adatta per ogni paziente. Inoltre applichiamo il nostro esclusivo Metodo NO PAIN anche ai trattamenti di bambini e ragazzi, assicurando loro un’esperienza di serenità, senza imbarazzi e senza sofferenza. Tutti fattori estremamente importanti per costruire sin dall’infanzia la fiducia nel dentista, che renderà più semplice gestire i propri problemi di denti lungo tutta la vita.

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Sono entrambe soluzioni per il problema della perdita di uno o più denti, ma sono decisamente diverse tra loro: le protesi fisse e le protesi mobili sono due opzioni differenti, che è bene conoscere per comprendere al meglio i consigli e le indicazioni del dentista.

Cosa significa “fisso” e “mobile”

Iniziamo da una definizione molto semplice: la prima differenza tra queste due tipologie di protesi è che nelle fisse i denti sono, appunto, “fissati” alla mandibola o alla mascella, mentre le protesi mobili possono (anzi: devono) essere rimosse manualmente dal paziente più volte al giorno.

La protesi mobile è nota anche con il nome di dentiera, ed è una soluzione che non richiede un intervento chirurgico per l’impianto dei denti.

Le protesi fisse invece possono essere assicurate in due modi diversi.

La prima soluzione è ancorare la protesi ai denti naturali, senza inserire impianti e senza effettuare un intervento chirurgico. È quello che normalmente viene chiamato ponte: per rimediare al “buco” lasciato dalla mancanza di un dente si crea una protesi ancorata ai due denti adiacenti, che copre lo spazio rimasto vuoto. Questo però comporta la necessità di limare due denti sani per poi ricoprirli con delle capsule.

La seconda soluzione consiste nel creare delle “radici artificiali” per il  singolo dente. Serve quindi un’operazione chirurgica per inserire degli impianti nell’osso, su cui poi avvitare dei denti fissi.

Si possono infatti fissare le viti all’osso della mascella o della mandibola tramite un intervento di implantologia. Un tempo questo tipo di operazione odontoiatrica era considerato doloroso e con una ripresa molto lunga, ma oggi grazie alle moderne tecnologie è possibile avere denti fissi provvisori addirittura a 24/48 ore dall’intervento, rendendo il recupero postoperatorio sempre più veloce e indolore.

Differenze per l’igiene orale

Occuparsi della propria igiene orale è profondamente diverso per chi ha una protesi mobile rispetto a chi ha scelto l’implantologia.

La protesi fissa è infatti saldamente ancorata in bocca, e non deve essere rimossa per la pulizia quotidiana dei denti, che può essere effettuata con gli stessi strumenti utilizzati per la dentatura naturale, incluso il filo interdentale.

Al contrario, le protesi mobili vanno rimosse dopo i pasti per essere pulite, con tutti i disagi che questo comporta. Inoltre i residui di cibo possono infilarsi sotto la protesi, creando un senso di fastidio al paziente.

In sintesi, l’igiene orale con le protesi fisse è più semplice e agevole.

Efficienza della masticazione

Anche l’efficienza masticatoria è diversa a seconda del tipo di protesi dentale che si porta: la protesi mobile assicura un’efficienza decisamente minore di quella fissa nella masticazione.

Con l’implantologia, infatti, è possibile avere una masticazione del tutto comparabile a quella che si ha con i denti naturali. Una volta che il processo di osteointegrazione delle viti sarà completato, dopo circa due o quattro mesi dall’intervento nel quale sono state inserite nella mascella o nella mandibola, sarà possibile avvitare i denti fissi definitivi, con i quali il paziente potrà riprendere serenamente a masticare i suoi cibi preferiti. Per proteggere l’impianto è consigliabile comunque evitare di addentare cibi estremamente duri, che possono essere pericolosi anche per l’integrità dei denti naturali.

Il fattore estetico e il gusto

Anche se la funzionalità e la salute dei denti sono sicuramente essenziali, l’estetica del sorriso ha comunque una grande importanza per tutti.

Le protesi mobili, specie quelle parziali, possono purtroppo essere una scelta con un impatto estetico negativo: prevedono spesso la presenza di ganci metallici visibili, decisamente antiestetici. Le protesi mobili totali, invece, che si fanno sui pazienti edentuli (cioè senza denti), coprono interamente il palato, riducendo di conseguenza anche la percezione del gusto. Questo disagio è amplificato dalla necessità, per chi porta la dentiera, di ricorrere all’uso di paste adesive che possono avere un sapore poco gradevole.

Ma se le protesi fisse hanno tutti questi vantaggi rispetto a quelle mobili, che cosa spinge i pazienti a voler evitare l’implantologia?

Molto spesso si tratta di convinzioni errate: ci sono infatti ancora persone che temono che l’implantologia sia una pratica lunga, dolorosa e costosa. In realtà non è più così: gli studi odontoiatrici che utilizzano tecnologie innovative e performanti possono garantire non solo operazioni veloci e prive di disagio per il paziente ma anche prezzi decisamente sostenibili.

Negli studi dentistici CMO di Legnago e Nogara, in provincia di Verona, effettuiamo interventi di implantologia con carico immediato, che consentono di avere denti fissi provvisori già a 24/48 ore dall’operazione. Inoltre, grazie al nostro collaudatissimo Metodo NO PAIN possiamo assicurare al paziente di non provare paura e dolore, perché utilizziamo tecnologie e approcci terapeutici all’avanguardia come la chirurgia computer guidata e la sedazione cosciente.

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Perdere i denti è un incubo, ma purtroppo può avverarsi se non ti prendi cura correttamente del tuo sorriso. E la causa di questo problema non è sempre da ricercarsi in un trauma: esiste infatti una malattia che, se non viene prevenuta, individuata e curata nei giusti tempi, può causare la perdita dei denti. Si chiama parodontite, e sicuramente vuoi sapere come evitarla.

Perché viene la parodontite?

Comunemente conosciuta come piorrea, la parodontite è una malattia infettiva cronica non direttamente trasmissibile a carattere infiammatorio e di origine batterica.

Le cause della parodontite comprendono la presenza di alcuni batteri nella bocca del paziente e la suscettibilità individuale, quindi potremmo dire che c’è una sorta di predisposizione genetica ad ammalarsi.

Per questo è possibile prevenire l’infezione batterica, mentre è impossibile modificare l’eventuale predisposizione individuale alla piorrea: l’unico modo che abbiamo per evitare che la malattia “si scateni” è ridurre al minimo la quantità di batteri che abbiamo in bocca.

Ci sono anche dei fattori di rischio che aumentano la suscettibilità individuale: il fumo è il principale, e un altro molto importante è il diabete.

Chi fuma ha infatti un rischio sette volte maggiore di insorgenza della malattia con una progressione più aggressiva, mentre le persone che non sanno di avere il diabete e che quindi non si stanno curando sono undici volte più a rischio di sviluppare anche la parodontite rispetto a chi non lo ha, e nel loro caso la malattia si può presentare con un’insorgenza particolarmente rapida o un aggravamento più importante.

Cosa succede se trascuri la parodontite

La parodontite colpisce i tessuti di supporto del dente, cioè gengiva, osso e legamento parodontale. Può attivarsi in modo subdolo, perché il paziente non sente alcun sintomo e può essere del tutto ignaro di avere questo problema. Anche la maggior parte dei professionisti odontoiatri, se non sono specializzati ed esperti nel rilevamento della parodontite, potrebbero non individuarla ai primi stadi. È quindi essenziale fare dei controlli regolari presso dei professionisti che si intendono di questa malattia: negli studi CMO di Legnago e Nogara, in provincia di Verona, c’è un team formato su questa problematica, che quindi aumenta le possibilità di scoprire un’eventuale infezione del parodonto e di correre ai ripari prima della perdita del dente (o dei denti).

Essendo una malattia cronica, con il tempo provoca una progressiva distruzione degli elementi che sostengono il dente. Se non viene curata in tempo, inizialmente si percepisce una mobilità del dente e nei casi più avanzati si arriva alla perdita non solo del dente ma anche della funzione masticatoria. Questo perché, se i denti in bocca sono tutti mobili, il paziente non riesce più a masticare.

Cosa fare per curare la parodontite

Una volta individuata la parodontite, è necessario intervenire al più presto, affidandosi a professionisti specializzati in questa branca dell’odontoiatria.

La malattia parodontale si cura in diversi step, con un percorso graduale che parte dalla diagnosi. Una volta diagnosticata, la prima cosa da fare è impegnarsi in un cambiamento comportamentale: il paziente deve prendere coscienza di avere una malattia e ascoltare l’igienista dentale, che gli spiegherà quali regole seguire per la propria igiene orale. Come lavarsi i denti, quali strumenti utilizzare, quali comportamenti evitare… è uno step educativo, essenziale per limitare l’insorgenza e i danni della malattia.

Il secondo step sarà poi un trattamento non chirurgico della malattia parodontale, che consiste in una o più sedute odontoiatriche per andare a togliere i batteri che sono annidati in profondità sulle radici dei denti. Se il paziente ha una situazione particolarmente grave che non si riesce a risolvere in questo secondo step, sarà necessario passare al terzo, vale a dire alla terapia chirurgica vera e propria, che si occuperà di ripristinare e sostituire ciò che la malattia ha tolto. In pratica, con la terapia chirurgica si andrà a rigenerare l’osso dove si è riassorbito o a modificarne i profili per rendere più efficace la terapia e quindi portare il paziente alla guarigione definitiva.

L’ultimo step del percorso che conduce a superare il problema della parodontite è il mantenimento: purtroppo il paziente parodontale deve fare i conti a vita con questo problema, e anche se la malattia non si presenta in fase acuta va comunque tenuta sotto controllo con una terapia a lunghissimo termine, che potenzialmente non si dovrà mai smettere. Il programma di mantenimento viene definito con l’igienista dentale in base al caso, e prevede una serie di controlli e sedute di igiene regolari per mantenere la quantità di batteri entro il livello di guardia e ridurre il rischio di riacutizzazioni della malattia nel tempo.

Hai paura di avere la parodontite? Non aspettare oltre: una visita da uno specialista di questa patologia darà una risposta ai tuoi timori e ti permetterà, nel caso in cui tu abbia effettivamente sviluppato la malattia, di limitare i danni che può causare.

Ricorda che la parodontite non si cura con una sola seduta dal dentista, ma con un approccio su misura che potrebbe accompagnarti (e mantenerti al sicuro!) per tutta la vita. Il team CMO è altamente specializzato nella diagnosi precoce e nella gestione completa della patologia, anche nei casi più complessi, quindi affidati a noi e ti indicheremo la strada migliore per mantenere i tuoi denti sani e funzionali nel tempo. Molte persone si vergognano di avere una malattia che comporta la perdita dei denti, e per garantire a ogni paziente di non provare dolore o imbarazzo nei nostri ambulatori lavoriamo secondo i principi del Metodo NO PAIN, che ti permetterà di affrontare con serenità ogni trattamento odontoiatrico.

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