Non solo estetica, ma anche salute: l’ortodonzia gioca un ruolo essenziale nello sviluppo armonico della dentatura di moltissimi ragazzi.
È importante che gli adolescenti sappiano che si deve tenere sotto controllo ogni aspetto della propria salute orale, dall’igiene alle problematiche ortodontiche. Il potenziale di crescita dei ragazzi si esaurisce verso i 19-20 anni, quindi è necessario indirizzare correttamente la crescita negli anni precedenti anche a livello ortodontico.
Cambiare le abitudini scorrette di un bambino o di un ragazzo è più semplice rispetto a cambiare quelle di un adulto: per questo si può considerare l’adolescenza un po’ come l’ultima chance di fare in modo che il ragazzo, da adulto, abbia il sorriso che desidera.
Portare l’apparecchio in età adulta può essere più complicato, oppure si può decidere di non portarlo perché si hanno già troppe cose da seguire nelle proprie giornate. Meglio quindi intervenire prima della maggiore età.
Ma quali sono le soluzioni di ortodonzia migliori per i ragazzi?
Perché portare l’apparecchio in età adolescenziale?
Mettere l’apparecchio da ragazzi è una scelta strategica per la propria salute orale. La bocca degli adolescenti è ancora in sviluppo e si può indirizzare la crescita scheletrica con più facilità, migliorando l’assetto della masticazione futura.
Inoltre i ragazzi hanno più tempo e motivazione per collaborare attivamente, seguendo le indicazioni del dentista e curando l’igiene orale: un apparecchio non compromette la possibilità di fare attività come lo sport, ma richiede un po’ di cura e impegno quotidiani. E può essere l’occasione per acquisire delle abitudini corrette e una maggiore responsabilità.
Un esempio? Normalmente gli adolescenti mangiano più degli adulti, e il fatto di portare un dispositivo ortodontico può essere anche un valido aiuto nella loro educazione alimentare, perché ogni pasto comporta un momento di cura da dedicare all’allineatore. L’apparecchio può quindi aiutare i ragazzi a fare solo cinque pasti principali al giorno, senza troppi spuntini intermedi, e a bere solo acqua o bevande non zuccherate tra un pasto e l’altro per evitare di dover togliere e pulire continuamente l’allineatore.
Inoltre, i denti dei ragazzi generalmente non sono ancora soggetti a patologie complesse come la parodontite o la presenza di corone e impianti, si muovono più facilmente, riducendo tempi e complessità del trattamento. Quindi in generale se il paziente è collaborativo è possibile avere risultati più velocemente che nell’adulto, compiendo il percorso terapeutico in un tempo più ridotto.
Come scegliere l’apparecchio giusto per i ragazzi?
Una premessa importante: è sempre il dentista a consigliare la soluzione migliore al paziente, non viceversa. Quelle che ti esponiamo ora sono delle regole di carattere generale che indirizzano la scelta dell’apparecchio ortodontico, ma ogni situazione va valutata in modo personalizzato.
Dopo i 13 anni, quindi dopo il completamento della permuta dentaria, generalmente si entra nell’ortodonzia detta dell’adulto. Si abbandona quindi la cosiddetta ortodonzia intercettiva, che si occupa di correggere le malocclusioni e le problematiche di allineamento della dentatura da latte o mista. Fino ai 18-19 anni, lo spostamento dei denti si può accompagnare a modificazioni scheletriche e funzionali, può quindi avere anche un impatto sulla muscolatura che è in sviluppo.
Le tipologie di apparecchio che si possono utilizzare per i ragazzi sono tendenzialmente due: quello fisso tradizionale e l’allineatore trasparente.
Il primo, appunto, si “fissa” con i bracket ai denti e accompagna lo spostamento con il filo e degli elastici, mentre il secondo consiste in una serie di mascherine mobili trasparenti che devono essere indossate per 20-22 ore al giorno e tolte solo per mangiare o lavarsi i denti.
Spesso gli adulti compiono l’errore di non dare fiducia ai ragazzi e di opporsi alla scelta dell’ortodonzia trasparente con la scusa che “I ragazzi non indosseranno mai la mascherina per tutte quelle ore ogni giorno”. Chi la pensa a questo modo, dimentica che portare l’apparecchio può essere anche un efficace percorso di responsabilizzazione e maturazione per gli adolescenti, che se vogliono raggiungere un risultato devono essere costanti nella cura e nella gestione delle mascherine.
Vantaggi e svantaggi dei due tipi di apparecchio
L’apparecchio fisso e quello trasparente hanno entrambi dei pro e dei contro per gli adolescenti.
Per cominciare, l’impatto estetico dell’apparecchio fisso è sicuramente maggiore rispetto a quello dell’apparecchio trasparente.
Non esiste però un unico tipo di apparecchio fisso. In CMO utilizziamo apparecchi autoleganti, che non hanno generalmente legature metalliche o elastici colorati e che esercitano forze minori rispetto agli apparecchi tradizionali. Quindi solitamente sono poco dolorosi per il paziente, e contrariamente a quanto si può pensare, i movimenti che generano sono molto rapidi.
È stato infatti dimostrato che non sempre una forza “pesante” si traduce in un movimento più veloce, ma che è anzi vero il contrario: è una forza leggera e continua che dà i risultati migliori, consentendo spostamenti dentali anche molto rapidi.
L’apparecchio fisso richiede la presenza di elastici tra le due arcate dei denti, che devono essere tolti generalmente solo per mangiare e tenuti in bocca il più a lungo possibile durante la giornata, oltre che per tutta la notte.
Un apparecchio autolegante può comportare l’impiego degli elastici già dalle prime fasi del trattamento. Il risultato è quindi raggiungibile in tempi più rapidi, con maggiore soddisfazione del paziente.
Cosa succede se per una mezza giornata il paziente dimentica gli elastici? Non è un problema per tempi così ristretti, l’importante è rimetterli appena possibile e portarli con costanza.
Per le mascherine trasparenti, invece, le cose cambiano: vanno indossate dalle 20 alle 22 ore al giorno, e non si dovrebbe passare neanche una mezza giornata senza indossare l’allineatore. Un utilizzo non ottimale, vale a dire inferiore alle 20 ore giornaliere, può comportare una perdita di mesi di terapia.
Quindi gli allineatori trasparenti richiedono un po’ più di precisione e costanza rispetto all’apparecchio fisso, in cambio però di un impatto visivo molto ridotto e di una minore scomodità, perché i bracket possono essere più traumatici per le labbra, soprattutto nel caso in cui si pratichino sport da contatto.
E per quanto riguarda le tempistiche? Non ci sono grosse differenze tra i tempi di trattamento necessari con l’apparecchio fisso o con quello trasparente, dipende dalla malocclusione che deve essere trattata. In generale però i tempi e l’efficacia delle due tipologie di allineatore sono sovrapponibili.
In sintesi: non esiste un apparecchio migliore per tutti i ragazzi, ma per ogni caso c’è la soluzione più adatta.
Pensi che tutti i ragazzi non siano in grado di gestire un impegno come quello dell’apparecchio trasparente? Fortunatamente non è così: spesso gli adolescenti si dimostrano estremamente collaborativi quando vengono educati all’uso delle mascherine, e fanno massima attenzione a modificare le proprie abitudini alimentari e di igiene orale per adattarle all’uso dell’apparecchio trasparente.
Negli studi dentistici CMO abbiamo un team odontoiatrico specializzato in ortodonzia trasparente e fissa, oltre che in odontoiatria pediatrica e dell’età dello sviluppo, quindi siamo in grado di consigliare sempre la soluzione più adatta per ogni paziente. Inoltre applichiamo il nostro esclusivo Metodo NO PAIN anche ai trattamenti di bambini e ragazzi, assicurando loro un’esperienza di serenità, senza imbarazzi e senza sofferenza. Tutti fattori estremamente importanti per costruire sin dall’infanzia la fiducia nel dentista, che renderà più semplice gestire i propri problemi di denti lungo tutta la vita.
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Giampaolo Zanotto, medico chirurgo specializzato in odontostomatologia di Nogara (VR), il paese dov’è cresciuto e dove esercita la professione di odontoiatra. Ha dato vita a uno studio che è diventato un vero e proprio centro che aiuta migliaia di persone a superare la paura del dentista per recuperare il proprio benessere e a tornare a sorridere.